
Ho assaggiato questo rustico tempo fa, quando lo aveva preparato Chiara per un piccolo brunch e io da sola ne avevo fatto fuori metà. Squisito. Ho cambiato pochissime cose rispetto all’originale: ho usato una miscela diversa di farine e ho scelto di mettere un solo tipo di formaggio, tralasciando la fontina.
Si procede: tritare insieme i salumi e metterli di lato, ugualmente tritare il formaggio e metterlo da parte. Disporre le farine a fontana, aggiungere la patata lessata, un filo d’olio e lo zucchero, infine il latte tiepido dove avrete sciolto il lievito; iniziare a impastare e aggiungere via via acqua tiepida, in base a quanta ne assorbirà l’impasto. Se è necessario, aggiungete un poco di farina mentre impastate.
Lavorate il tutto finchè non risulterà un panetto ben sodo ed elastico, che va tagliato in due: prendetene una metà e stendetela col mattarello fino ad ottenere un rettangolo di pasta. A questo punto potete farcirlo con la metà del trito di salumi e formaggio e arrotolarlo – senza farlo esplodere.
Fate la stessa cosa -pari pari – con l’altra metà di impasto e la rimanente farcitura.
Una volta chiusi spennellate con un pochino di latte (nella ricetta originale: uovo) e infornate a 200° per circa 35 minuti, quando saranno insomma belli dorati.
Questo è un rustico che può servire da appetizer se ne prendete una o due fettine, altrimenti ve ne mangiate quanto ne volete – magari con una bella insalata – e c’avete fatto cena. Questo è un rustico che, mentre lo preparate, aiuta a rilasciare ogni tensione, distende i muscoli, allinea i pensieri e poi li arrotola con cura smussando gli angoli. Almeno, finchè dura.
Buon appetito, e con questa inauguriamo la stagione autunnale.