La Vastedda, o pasta fritta alla siciliana

Ingredienti: farina 500 g, lievito di birra un pizzico, formaggio a pezzetti opzionale, acqua e sale q.b., olio per friggere
Quando: antipasto
Con chi: piace a tutti
Mood: la frittura solleva lo spirito
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La calura estiva, si sa, ha fatto un pò passare la voglia di cucinare.

Ma può la calura estiva fermare una nonna, per di più siciliana, ed impedirle di friggere? La risposta di senso compiuto è: no. Ed io ne sono stata ben contenta perchè adoro la vastedda, una delle ricette più povere, semplici e appetitose che conosca.

Come documentato dalle foto, bisogna disporre la farina a fontana e versarci l’acqua tiepida dove avrete sciolto il lievito. Per la quantità d’acqua bisogna regolarsi -nonna dixit- a occhio, in base a quanta ne assorbe l’impasto: diciamo circa 150/200 ml. Lavorare la pasta finchè non risulta un panetto morbido e compatto, lasciarlo riposare mezzora e poi ricavarne degli spicchi che andranno stesi col mattarello. Per ogni spicchio avrete una sottile base  di pasta da cui ritagliate dei rettangoli, e potete scegliere se: chiuderli come una sorte di raviolo con dentro un pezzetto di formaggio (un qualsiasi formaggio a pasta morbida tipo scamorza, pecorino etc andrà benissimo) o friggerli così come sono aggiungendo un pò di sale  e origano a fine cottura.

E’ una ricetta molto semplice ma squisita in entrambe le versioni. A me sa di casa, di quando ero piccola e la mia bisnonna ne preparava un contenitore pieno e a me sembrava un tesoro, un sapore che mi porta davvero lontano nel tempo.

Buon appetito, e con la vastedda potrete sfidare qualunque temperatura.

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About Alessandra Scucces

"Adoro scrivere, ridere, e i dolci cremosi. Ho una passione per i sacchetti di carta, un PhD alle spalle e Milano da conquistare. Questo è il mio diario di bordo con la certezza che, qualunque cosa accada, posso sempre dirla su WhatsApp."
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