La mia principale scoperta, quest’estate, è il cipollotto. Anzi, la frittata di cipollotti. L’ho preparata una volta giusto perchè me li sono ritrovati lì e non sapevo che farci. Allora li ho tagliati e messi in padella a sfrigolare con un giro d’olio, quando si sono imbionditi li ho innaffiati con dell’ottimo Prosecco (fa la differenza, provare per credere) e li ho lasciati stufare sotto il coperchio. Se si asciugano, Prosecco senza esitare.
Intanto sbattere le uova con il latte e tutto il resto e, quando i cipollotti sembrano teneri e il loro profumo fa venire l’acquolina in bocca, è il momento di mettere tutto in padella; io la frittata la faccio cuocere a fuoco basso per evitare che si bruci da un lato e rimanga cruda dall’altro. Quando mi sembra abbastanza compatta, ZAC! è il momento di girarla: aiutarsi con un piatto e un pò di fortuna.
Da quando l’ho mangiata la prima volta, i cipollotti non sono più mancati nel mio frigo: l’ho provata anche aggiungendo del vino bianco fermo o della birra (sto cercando di smettere, lo giuro): in ogni caso avrete un risultato davvero gustoso. Ma il Prosecco. Per me, è la scelta migliore: conferisce davvero un sapore speciale al tutto: l’ho cucinata per degli amici ed è stata un successo. (Più amici=più uova, più cipollotti, più Prosecco sopratutto).
Certo, si rischia di piangere un pò in fase di affettamento. Niente paura, la lacrima da cipollotto è garantita come sintomo di convivio, benessere, risate sincere.
Buon appetito, e per tutto il resto rimane il Prosecco.
C’è lacrima e lacrima…e quelle da cipolla son le migliori
In assoluto le più allegre:)