Vergogna e mestizia, shame on me, shame on, shame on Mc.
Succede a volte, anche nelle migliori famiglie. Giornate lunghe, pensieri lunghissimi e parole a km 0, nel senso che non percorrono nemmeno la distanza minima raccomandata dai migliori psichiatri.
Succede che si ha voglia di saltare i paletti salutisti, moralisti, idealisti e saltare in blocco quei periodi che non si riesce a digerire manco fossero un McPanino col 360% di colesterolo.
E che si può fare? Se sei in macchina spossata dal caldo e dalla consistenza appiccicosa dei ragionamenti, se al trentesimo semaforo ti fermi proprio di fronte all’ingresso del McInferno e tiri dritto disgustata pensando “No io no, non cederò MAI al richiamo del cibo spazzatura, devo schiattare col fegato sano” al trentunesimo semaforo non puoi fare altro che cedere e con-cederti un “Ok giusto una birra e patatine fritte”.
E per quanto sia disdicevole a volte non c’è nulla di più liberatorio che abbandonarsi alle cattive abitudini, ai cattivi pensieri e alle solenni incazzature. Bere un sorso di birra per annacquare la stanchezza della giornata, mangiare quelle patatine sapendo che sono fatte probabilmente di amianto e trucioli compattati e pensare che tanto la quantità di acido in corpo è tale da poter sopravvivere. Comunque.
Forse è questo il segreto, vaccinarsi a dosi moderate così da immagazzinare veleno e sfruttarlo poi come antidoto per i pasti indigesti.
Buon appetito, e le analisi del sangue le facciamo al prossimo giro.
Il bello del blogger è di saper stupire i suoi lettori abituali con i post che meno si aspettano ! Ci sei riuscita, e devo dire che la cuoca raffinata con birra e patatine in mano non ha prezzo !
Guarda che poi non sei l’unica, eravamo in due con la “soluzione birra” per provare a digerire un periodo che non va giù…
Grazie! Devo ammettere di essermi fatta qualche scrupolo nello scrivere questo post…ma l’imperfezione è molto più divertente alla fine, ed autentica:)
Per quanto riguarda la birra…bisogna organizzare una bevuta!
grande!!!