Ultimamente mi sono dedicata molto ai dolci ed alle colazioni, mio Tallone d’Achille. E mentre cercavo un rimedio alla carenza di piatti salati la Puglia mi è venuta in soccorso (il Dio del cibo provvede) sottoforma di amica+valigia attrezzata per l’occasione.
Tra le varie prelibatezze (burratine e taralli doc per dirne un paio) potevano mancare le cipe di rama, quelle-vere-originalissime fresche-autentiche-con-il-sapore-di-casa-inimitabile?
E dunque ecco qui il procedimento per avere una ricetta tradizionale, semplice da eseguire ma dai risultati strepitosi, specialmente se disponete di ingredienti eccellenti come in questo caso.
Tuffare le cime di rapa in una pentola dove l’acqua stia bollendo e aggiungere -dopo pochi minuti- le orecchiette. La verdura dovrà risultare molto molto tenera quindi regolatevi in base alla sua “durezza” per i minuti di cottura prima di “calare la pasta” .
Nel frattempo fate imbiondire in padella dell’aglio in abbondante olio, aggiungere le acciughe a pezzetti e, se gradito, un peperoncino; le acciughe dovranno diventare quasi una crema. Quando la pasta sarà al dente scolatela insieme alla verdura e saltatela in padella con l’intingolo di aglio e acciughe. Due minuti sul fuoco poi impiattate, servite e godete.
Per conludere, direttamente da Andria una prelibatezza forse meno famosa ma non meno buonissima: i Tenerelli. Gusci di cioccolata al latte/fondente/bianca che nascondono nocciole o mandorle intere. Tutti bellissimi e colorati a richiamare i coriandoli di Carnevale.
Buon appetito, e in Puglia la sanno lunga credo.