Il malumore e l’esigenza di rimanere sola, di non forzarmi a parlare o ascoltare. Di chiudermi alle spalle la porta e le persone, le conversazioni, le telefonate e tutto quello che non ha luogo se non nella mia testa. So che in certi momenti soltanto i miei ciottoli, gli ingredienti sul piano di lavoro ed il forno acceso possono calmarmi, assorbire la mia concentrazione e come per magia zittire tutto il resto.
E’ questo che mi avvince della cucina: la capacità terapeutica che ha su di me. Più dei complimenti, più degli sbagli, più della soddisfazione e dei nuovi tentativi è il piacere che provo in ogni gesto, l’entusiasmo che riesce a darmi uno sbattitore elettrico. E senza bisogno di droghe, giuro.
Non mi scoraggia nemmeno vedere quante cose io debba ancora imparare: prima o poi arriverò alla pasta frolla perfetta e poi la cucinerò per sempre. Che sarà mai.
Tutta questa manfrina per dire che ieri avevo un diavolo per capello. Sono arrivata a casa grugnendo e subito ho attaccato la postazione: ho affettato 7-8 cipolle dorate e nemmeno ho pianto per quanto ero incazzata. Le ho messe in pentola (2 gocce di olio, un pò di sale, acqua q.b.) e le ho lasciate stufare per circa 50 minuti. Poi ci ho fatto una torta salata: pasta sfoglia per la base, qualche acciuga sopra e via, in forno a 180° per 30 minuti circa. Le cipolle sono un ingrediente meraviglioso, versatili e capaci di accompagnarsi alle più svariate combinazioni, un pò come me insomma (risate). Una volta stufate potete fare una frittata, una pizza, o anche mangiarle con un pò di pane e formaggio stagionato, amen.
E cosa avrò mai fatto nei 50 minuti di stufamento delle cipolle? Un plumcake, ovvio. Io che sono la Regina delle Colazioni e mi sveglio felice se in cucina c’è un dolce semplice e genuino (una scusa per mangiarne la terza fetta).
Quello di ieri è stato un successone: ho modificato una ricetta già collaudata e, per fortuna, la combinazione è riuscita perfettamente. Ho avuto proprio il plumcake che desideravo: morbidissimo, leggero, profumato e… buonissimo! Oltretutto si prepara in 10 minuti, una sciocchezza.
Servono: 150 g farina, 150 zucchero, 150 g burro, 2 uova, 1 cucchiaino di lievito, buccia e succo di 1 arancia.
Lavorare con le fruste lo zucchero con il burro ammorbidito; quando otterrete una crema potete aggiungere le uova – 1 per volta e mescolate sempre bene l’impasto. Poi aggiungete la farina setacciata con il lievito, la scorza dell’arancia ed il suo succo. Mescolate, mescolate ed avrete un bell’impasto a cui i più golosi possono aggiungere qualche goccia di cioccolato fondente. Versate il tutto nello stampo da plumcake (o tortiera da 22 cm) rivestito da carta forno e poi a 180° per circa 35 minuti.
Credetemi, è un dolce speciale che allieta il buongiorno, io ho già deciso che voglio prepararne almeno uno a settimana.
Buon appetito, ed il malumore era scomparso da un pezzo.
Anche io ho la stessa opinione delle cipolle
Ah pensavo di ME
ahhaaha