Ingredienti: buccia di 8 arance, 50 g miele, 50 g zucchero
Quando: dopo i pasti
Con chi: quelli che “la Frutta ci vuole“
Mood: la digestione
Proseguiamo con la carrellata di dolci tipici siciliani: è una sequenza che tutto sommato non può fare danni eccessivi. E poi l’estate è ancora abbastanza lontana.
Questa preparazione è di una facilità sconcertante, così come sorprende il sapore: lungi dai canditi zuccherosi, in queste scorzette emerge l’amarognolo dell’arancia corretto appena da una nota dolce.
Una cosa però ci vuole (con accento siculo): la pazienza, e le arance davvero buone. Bisogna infatti avere frutta eccellente da cui ricavare le listarelle di buccia, che andranno tenute a bagno per 2 giorni. E bisogna cambiare l’acqua del recipiente 3 volte al giorno, in modo da togliere l’amaro eccessivo del frutto.
Fattoquesto, bisogna fare sciogliere in pentola il miele e, quando sarà abbastanza liquido, aggiungere lo zucchero così da ottenere un composto fluido. A questo punto si mettono le listarelle e si cuoce a fuoco medio per circa 20-25 minuti, mescolando spesso il tutto.
Bisogna che il composto si rapprenda senza però diventare un unico blocco. Quando pronte, disponete le scorzette in della carta forno unta con una lacrima di olio, poi pressatela bene dentro una ciotola, ad esempio, in modo che assuma la forma tipica di nido.
Dopo cira 2 o 3 ore il vostro dolce sarà pronto, perfetto per essere regalato oppure offerto al termine del pasto, così da agevolare il post-tavola e le penniche riflessive.
Buon appetito, e questa da noi si chiama Aranciata.