
Eh sì. Ho passato sabato e domenica pomeriggio attaccata al forno. Una relazione di poche ore ad altissime temperature. Quando ci vuole ci vuole.
Sono stati -e saranno- giorni molto pieni in cui cucinare non è semplice ma non voglio arrendermi alla logica del panino o dell’insalata, porca paletta, che qui si mangia il giusto ma si vuole mangiare bene. Venerdì mi sono pertanto immolata a fare la spesa nel momento di bolgia (secondo me i gironi infernali sono supermercati stracolmi) per avere tutto a disposizione quando il richiamo del forno si sarebbe fatto assordante.
E sabato finalmente mi sono potuta sfogare con varie ricette, avendo risultati molto buoni e pure vabbèlarifaccio (se mi riusciva tutto perfetto ero Suor Germana e aprivo un convento una trattoria).
Ma veniamo alle ricette (squillo di trombe):
Il pane: io adoro il pane. ( ed anche le focaccine, le pizzette, le schiacciate, etc etc) e soprattutto quello ai cereali, mi piace proprio la sua consistenza e tutti quei semini. Allora, mi sono detta: perché non farlo da me?
Il pane è uno degli alimenti che preferisco da fare in casa, dà un sacco di soddisfazione ed è molto più semplice di quanto non sembri. Ho comprato la farina adatta allo scopo – vi siete accorti? Si trovano ormai farine di tutti i tipi, pure quelle di cui ignoravate l’esistenza (almeno io) e l’utilizzo.
Vabbè, ho preso 500 g di farina ai cereali e l’ho lavorata con 2 cucchiai di olio, circa 300 g di acqua tiepida, un pizzico di zucchero ed una presa di sale. Il cubetto di lievito di birra l’ho sciolto in po’ dell’acqua prevista e poi via, animo e impastare.
Lavorate l’impasto fino a che non otterrete un bel panetto elastico e liscio, correggendo di acqua o di farina a seconda se dovesse risultare troppo duro o troppo molliccio. Lasciatelo riposare almeno un’ora, poi lavoratelo di nuovo e lasciatelo riposare ancora un’oretta. A questo punto lo potete suddividere in più forme (o un’unica grande, come preferite) inciderlo con una croce sopra e infornare a 200° per circa 30 minuti (in base al forno). Vi accorgerete che è pronto sia dall’odore che dal colore.
Avrete così un pane scuro dal sapore e dall’aspetto rustico, ottimo per accompagnare cibi saporiti (salumi, formaggi) ed ideale per la colazione, visto che stempera perfettamente la dolcezza di marmellate e affini.
Poi, non essendo appagata dal solo pane ho fatto la pizza. Già che il forno è acceso.
Mentre l’impasto del pane lievitava ho steso la pasta per la pizza – che però ho comprato fresca, al Panificio, sivvabbèloso, mica sono suor Germana – e ne ho preparata di due tipi: una classica bufalina ed una con cipolle in agrodolce e acciughe (buonissima!).
Per la pizza secondo me c’è un ingrediente fondamentale, più fondamentale di tutti: il pomodoro. Deve essere dolce, fresco, la pummarola della nonna per intenderci, quella che quando ci condisci la pasta pensi che vuoi morire così, con una foglia di basilico in bocca e i denti rossi.
L’altra pizza l’ho condita – my first time – con cipolle che ho stufato in padella con olio, un po’ d’acqua, sale, una goccia di aceto balsamico e zucchero . Poi le ho stese sulla pasta e ho aggiunto acciughe sottosale (sciacquettate, of course). Questa versione mi è piaciuta moltissimo: la dolcezza delle cipolle stufate contrasta alla perfezione con la sapidità delle acciughe. Ottimo accostamento, fortemente consigliato.Le proporzioni naturalmente variano a seconda che siate in 2 o in 200 a mangiare la pizza, quindi regolatevi voi.
Con la pizza già pronta e il pane che cuoceva in forno, ho guardato l’ora e mi sono resa conto di avere soltanto 40 minuti prima di essere in ritardo e dover correre fuori di casa.
Vabbè, ma in 40 minuti i muffin si fanno. Già che il forno è acceso.
Avevo visto la ricetta dei muffin zucca e cioccolato qui e mi aveva incuriosito, non potevo resistere. Ho però sostituito il cioccolato al latte con quello fondente che secondo me si addice meglio alla zucca e gnammm, devo dire che il risultato meritava la corsa:)
Improvvisando un invito a cena ho preparato –perché no?- una crema di patate e porri. Oh, e siamo in autunno. Ho preparato alla velocità della luce un brodino vegetale con il quale ho allungato la cottura del porro a rondelle (1 porro) e le patate tagliate a tocchetti (3 patate medie).
Poi, frullato tutto e guarnito con pizzico di pepe nero. Buonissima ed ideale per queste serate autunnali. Sufficiente per 3 persone.
Nel dubbio, ho preparato pure le zucchine ripiene, quelle tonde piccine picciò. Molto belle da vedere,ma ho sbagliato la cottura e quindi la ricetta la tralascio.
Però la foto la metto, già che il forno era acceso.
bello il pane.
buona la bufalina.
le acciughe non mi piacciono. le cipolle con cosa le accompagni, altrimenti? pensa, sorella!
i muffin……gnam gnam. quasi quasi li faccio pure io.
ma con il mio attrezzo magico!
W IL BIMBY!!!!!
P.S. ti vedrei bene con il velo…..
male che vada!
Secondo me anche solo cipolle è molto buona, oppure potresti provare con qualche oliva nera o pancetta, insomma qualcosa che contrasti con il suo sapore dolce.
Io ambisco ad una lavastoviglie, il Bimby è troppo avanti per me!
Qui dal Convento è tutto, passo e chiudo.