La Cioccolata di Modica. C’entrano gli Spagnoli, gli Aztechi, la Sicilia e un prodotto millenario.
Cos’è?
Essendo indigena di questa splendida cittadina siciliana, mi affido per imparzialità alle parole scritte qui di recente http://www.dissapore.com/cucina/cioccolata-di-modica-i-motivi-del-perche-sono-pazzo-di-te/. Probabilmente l’avrete assagiata se siete abbastanza fortunati da avere amici modicani o se siete stati in vacanza da quelle parti sulla scia del Commissario Montalbano “…che di nome faceva Salvo, e quando voleva capire una cosa, la capiva”. Da bravo siculo.
E se non conoscete nè la Cioccolata, nè Modica? Correte ai ripari che la vita è breve e i peccati di gola appagnati.
Ma dicevamo, la Cioccolata di Modica preparata in casa.
Come in ogni ricetta antica, tradizionale e semplice, la qualità delle materie prime è tutto (non solo in cuina direi).
In questo è fondamentale la massa di cacao grezzo che è una roba aspra, amara, dura, e solo sciogliendosi ed unendosi allo zucchero e agli aromi acquisisce una consistenza ed un sapore inconfondibili. E poi la cottura, che avviene a temperature basse.
Nulla a che vedere con le cioccolate industriali e nemmeno con quelle artigianali di qualità: la cioccolata modicana costituisce una categoria decisamente a parte che vi sorprenderà perchè è al tempo stesso ruvida e leggera, capace di offrire un mix di sapori e sensazioni davvero sensuali.
A casa mia non manca mai e va bene in ogni occasione, offritela e non sbaglierete. Il rischio è che crea dipendenza: scegliete bene chi volete drogare.
Ed io l’ho fatta in casa per la prima volta pochi giorni fa, con il brivido di mettere le mani dentro qualcosa che ha storia, identità e, per me, il valore di casa. E come è venuta? Buona. Buona davvero. Ma manca qualcosa. L’aver provato abbastanza perchè poi, alla fine, riesca esattamente come vuoi.
Ci vogliono tentativi e capacità di migliorare dove si trova un limite, onestà per ammetterlo e tenacia per non fermarsi. Perchè quello che poi si ottenga, alla fine, sia esattamente quello che speravi di avere. Dosare la parte amara e lo zucchero e gli aromi per connotarla, e la temperatura giusta perche risulti dura ma friabile -alla perfezione- .
E quindi, per avere la ricetta giusta dovrete aspettare qualche altro tentativo e chevenga spazzolato quello che ho preparato. Mi toccherà sacrificarmi e mangiarla tutta per annotare ad ogni morso le modifiche necessarie.
Buon appetito se nel frattempo riuscite ad assaggiarla, e poi ne riparliamo.
PS: naturalmente quella nella foto è la mia ciocciolata di Modica, tra una decina di tentativi.